The Presence (2014)


















REGIA: Daniele Grieco; 
ANNO/LUOGO: 2014 / Germania; 
GENERE: horror, mockumentary;
ATTORI PRINCIPALI: Liv Lisa Fries, 
Henning Nöhren e Matthias Dietrich.



"E' qui lo sento!"

voto: * * * / * 


Markus sta scrivendo una tesi su avvenimenti paranormali e decide di passare 10 giorni in un castello abbandonato insieme alla sua ragazza e al suo migliore amico.
Il suo obbiettivo è quello di riprendere giorno e notte quello che avviene dentro il castello sperando di catturare qualcosa di paranormale per la sua ricerca.
Dopo alcune notti strani rumori iniziano a tormentare i 3 giovani... sembra che qualcosa o qualcuno li stia osservando...

Che i film nord-europei hanno una marcia in più oramai lo abbiamo capito e anche stavolta non si resta delusi.
Una pellicola sulla falsa riga dei recenti monckumentary come The Blair Witch Project e Paranormal Activity in cui i protagonisti filmano un dato periodo di tempo con l'intento di immortalare qualche oscura presenza.
Se il primo è diventato cult del genere (tutt'ora un ottimo film) il secondo (l'intera saga in realtà) una cioféca pazzesca!

Tecnicamente siamo difronte ad un buon prodotto, bella l'ambientazione (la parte esterna del castello con i boschi intorno è davvero bella), immagini volutamente "amatoriali" con colori de-saturati in pieno stile documentaristico fanno il loro dovere. 
Il budget sembra abbastanza basso: telecamera a mano e qualche semplice effetto sonoro; niente make up "fantocciosi", niente mostri con bocche allungabili che camminano sulle pareti. Prevale quasi totalmente il non-vedo ed il film vince.
La tensione resta viva fino alla fine ed il film riesce ad insinuare nello spettatore il dubbio se ciò che sta vedendo è reale o è qualcosa di paranormale.
Credibili anche i tre attori.

Le uniche pecche che mi sento di segnalare sono alcuni effetti un po' ridondanti della telecamera (vedi zoom selvaggio accompagnato da rumori assordanti) e il finale (che benché sia interessante) forse è un po' troppo veloce rispetto al resto e un po' troppo roboante. Ma non dico altro non voglio aggiungere spoiler.

Insomma che dire di più, secondo me questo è un buon monckumentary. Non un grido al miracolo ma un film godibile che riesce ad intrattenere senza prendersi troppo sul serio e senza voler strafare.
Io ve lo consiglio, se vi capita recuperatelo (lo trovate anche su Netflix)!
PS: Ovviamente da vedere in lingua originale!!

CONSIGLIATO: Si! 

Recensione di Midnight

The Neon Demon





















REGIA: Nicolas Winding Refn; 
ANNO/LUOGO: 2016 / Francia, Danimarca, USA;
GENERE: Horror, Thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Elle Fanning, Jena Malone, Bella Heathcote

"Io non voglio essere come loro, 
loro vogliono essere me!"

voto: * * 

Jesse è una giovanissima ragazza appena trasferitasi a Los Angeles per perseguire il sogno di molte come lei: diventare una modella. Ma al contrario delle sue colleghe lei ha qualcosa di speciale ed intangibile che sembra attrarre tutti dai manager agli stilisti.. nessuno può resistere al misterioso fascino di Jesse.. 

Di questo regista, ammetto l'ignoranza, conoscevo soltanto Drive che inutile ve lo dica ho adorato all'inverosimile. Per questo motivo sono stata attratta moltissimo da questa sua ultima pellicola.
La mia reazione però rimane dubbia: se da una parte abbiamo un film di una bellezza visiva strepitosa che ci propone veri e propri quadri in movimento, in cui ogni minimo dettaglio (che sia una luce, un trucco, la piega di un vestito, un gesto apparentemente casuale) è curato in modo quasi maniacale; da l' altra parte abbiamo invece una pellicola di difficile collocamento e dalla sceneggiatura un po' vaga.. Mi spiego meglio: quasi fino alla fine del film la storia ruota intorno alla protagonista, una giovanissima aspirante modella interpretata da una perfetta Ella Fanning, ma per quanto indugi su di lei in sostanza non racconta quasi niente; ci troviamo perciò davanti ad una prima parte veramente lunga che inevitabilmente ci porta a domandarci: "Sì tutto molto bello, ma dove andiamo a parare?" La parte finale (in pratica gli ultimi 10 minuti) ci scaraventa invece in un vortice di follia lì per lì di difficile interpretazione in quanto inserito così, quasi in maniera casuale. Non che The Neon Demon non abbia nulla da raccontare, sicuramente c'è una voluta critica verso la superficialità della vita moderna e anche verso certi ambienti, ma forse il regista si è perso un po' troppo nelle sue stesse parole e alla fine ha partorito un prodotto in cui "la bellezza non è tutto, è l'unica cosa" cit. (o poco altro, in questo caso). Senza contare che la pellicola viene presentata come un horror/thriller ma onestamente a parte qualche leggero accenno nelle atmosfere di alcune sequenze io al massimo lo definirei un film drammatico!
Merita comunque una visione, fosse anche solo per la bellezza visiva e per la colonna sonora che incanta (sbalzi mostruosi di volume a parte, che mi hanno costretta a fare a gara con il telecomando per tutto il tempo pur di non svegliare tutto il vicinato..).
Astenersi però benpensanti e persone dallo stomaco debole: sono presenti un paio di scene davvero forti!

CONSIGLIATO: ni.

recensione di Asgaroth

The Diabolical





















REGIA: Alastair Legrand;
ANNO/LUOGO: 2015 / USA;
GENERE: horror;
ATTORI PRINCIPALI: Patrick Fischler,
Ali Larter, Wilmer Calderon

"Tutto questo non è reale!"

voto: * * *

Madison è una madre single che vive in una grande casa insieme ai suoi due figli.
Da tempo sia lei che i bambini vedono comparire in casa terrificanti presenze.
Disperata Madison accetta l'aiuto del suo nuovo fidanzato. Riusciranno a venirne a capo e salvare la pelle?

Debutto registico per Legrand che si mette subito in gioco con un horror per niente semplice e banale.
Lo fa con una storia apparentemente negli standard e piena dei classici cliché per fortuna però un senso tutto ciò ce l'ha ed è pure interessante MA... purtroppo inciampa sul finale lasciando un certo grado di amaro in bocca, che peccato!
Ma entriamo nel vivo:
i personaggi sono ben scritti e ben recitati, la protagonista volto storico di Final Destination e molti altri film ci crede e riesce a coinvolgerci; idem i bambini, forse un po' meno il giovane fidanzato ma ci può stare.
C'è persino uno degli Altri di LOST, miiitico! 
Ma tornando a noi: la storia, come dicevo, scorre liscia come l'olio con i soliti salti sulla sedia e strani avvenimenti nella casa ma il bello arriva sul finale quando una rivelazione inaspettata cambia le regole del gioco portandoci lontano dai soliti finali telefonati.
E allora mi direte: perché c'è un Ma? Ve lo spiego subito: c'è un grosso MA perché quando si arriva all'apice l'emozione ha fatto fare cilecca al buon vecchio Legrand. L'idea era buona peccato che gli sia rotolata via dalle mani regalando allo spettatore un finale roboante ma privo di una vera e sensata conclusione.
Nel complesso però a mio avviso resta un film a cui dare una possibilità e mi sento di dire che forse con un bel prequel o sequel (che dia un colpetto qua e la alle mancanze di questo) potrebbe trovare la giusta dignità.
Staremo a vedere, intanto se vi capita (lo trovate anche su Netfilx) dategli una chance (senza esagerate aspettative però eh)!

CONSIGLIATO: ni.
Recensione di Midnight

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